Azoto nell’industria alimentare
Incolore, inodore, insapore e inerte: per questa sua proprietà l’azoto viene utilizzato nell’industria alimentare per preservare i cibi dalla perdita di alcune delle caratteristiche organolettiche. L’azoto assicura una corretta conservazione dei liquidi alimentari riducendo o eliminando la presenza di aria Inibisce la proliferazione batterica, riduce gli effetti dannosi dell’umidità e protegge il sistema di conduzione da contaminazioni esterne.
Polmonzione e Strippaggio
La polmonazione con gas inerti consiste nella sostituzione dell’ossigeno presente negli spazi di testa dei recipienti di stoccaggio con azoto. Tale tecnologia consente di contrastare il fenomeno di irrancidimento, preservare l’aroma dei prodotti e incrementare la vita utile dei prodotti.
Lo strippaggio è in grado di rimuovere l’ossigeno eventualmente già nei liquidi alimentari, come oli e grassi. L’operazione è resa possibile da dispositivi chiamati stripper di linea, attraverso cui il gas viene disperso nel liquido sotto forma di microbolle che catturano l’ossigeno, eliminando i contaminanti volatili. Questa tecnica consente di contrastare il fenomeno di irrancidimento, di preservare l’aroma dei prodotti e di incrementare la vita commerciale dagli alimenti.
Azoto GasLine, l’efficienza dell’automazione
L’azoto, uno dei gas industriali più largamente impiegato, è prodotto a livello industriale attraverso il frazionamento dell’aria. Questo processo consiste nella separazione dei vari componenti da cui essa è costituita. Gli attuali impianti di frazionamento dell’aria hanno raggiunto un elevato livello di automazione e il loro controllo è operato tramite computer; il sistema di controllo gestisce l’intero ciclo di produzione e la successiva fase di distribuzione del prodotto fino allo stoccaggio o all’utilizzo.